Lettera aperta al Sindaco sulla situazione sanitaria e socio-economica a Conversano

Il sindaco è autorità sanitaria locale. il sindaco è autorità di pubblica sicurezza, e questo in epoca covid significa rispondere a responsabilità precise, tra cui quella di informare adeguatamente i cittadini, senza allarmismi, ma anche senza false situazioni “sotto controllo” e con maggiore frequenza (con un focolaio attivo in città non si può parlare alla città il 5 dicembre, poi il 12 e, tra l’altro, per dire cose che il 13 e il 14 sono state smentite in modo davvero preoccupante!).
Il sindaco è liberissimo di tagliare nastri, piantare ciclamini, sorridere con una serenità stile “luce dona alle menti, pace infondi nei cuor” ma, mettiamola così, a molti cittadini non basta sapere che “ci sono circa 140 casi” perché – esattamente come accade a Bari, Ruvo, Acquaviva, Monopoli, e altrove – da un sindaco che abbia effettivamente il polso della situazione ci si aspetta risposte precise a queste (e molte altre) precise domande:

1) quanti sono i casi positivi in città?

2) in che condizioni sono?

3) quanti casi positivi sono ricoverati?

4) quanti ricoverati sono in terapia intensiva?

5) quanti cittadini sono in isolamento fiduciario in attesa di fare il tampone?

6) siamo certi che quelle persone stanno rimanendo a casa, e che i loro figli non stanno andando a scuola, per proteggere il resto della comunità?

7) dove, quando e con quali priorità i cittadini che ne hanno bisogno potranno fare i test rapidi antigenici?

8) viene monitorata l’incidenza del numero di casi positivi in rapporto alla popolazione (magari confrontata con i comuni limitrofi e con il capoluogo)?

9) qual è la situazione nella struttura “Vivere Insieme”?

10) in che modo ha formalizzato il proprio ruolo di autorità sanitaria locale?

11) che misure vengono adottate per il personale sanitario e per gli altri operatori che stabilmente o temporaneamente stanno fornendo supporto alla struttura, ma che operano e vivono nella comunità?

e giacchè ci siamo, sindaco ci dica anche:

12) perchè il centro raccolta alla Forlani non è rafforzato dalla rete dei carrelli della #spesa #solidale come nei mesi scorsi, e aspetta invece le donazioni dei singoli?

13) quando si deciderà di riattivare la raccolta fondi sul conto dedicato già acceso a marzo-aprile scorsi?

14) quando si conosceranno i criteri con cui i fondi raccolti saranno distribuiti e a chi?

15) quando gli assessori e il sindaco comunicheranno la devoluzione di parte delle loro #indennità alla predetta raccolta fondi (per le indennità dei consiglieri è stata già deliberata il 14 aprile scorso l’intera devoluzione per tutto il 2020 in sede di approvazione del bilancio di previsione)?

16) qual’è la situazione socio-economica che la sua amministrazione e gli uffici rilevano a Conversano?

17) con quali tempistiche l’amministrazione comunale ha intenzione di procedere alla distribuzione dei buoni alimentari e per la spesa farmaceutica?

E infine, sindaco, lei non può parlare di “terrorismo mediatico, in mancanza di dati ufficiali“, perché chi pretende ed acquisisce (non aspetta passivamente di riceverli) i dati ufficiali da autorità ed enti preposti è proprio lei, e questo tipo di dati e informazioni non sono riservati, ma sono necessari a lei e a tutti noi per prendere consapevolezza della situazione e comportarsi di conseguenza. Dipende da noi.

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