Il circolo conversanese “A. Gramsci” a favore della rivisitazione del sistema organizzativo della sanità pugliese
Conversano – Con il segretario del circolo di Rifondazione Comunista, Iuri Accardo, e altri esponenti locali, si sta svolgendo un sit-in presso i cancelli di ingresso dell’ex Ospedale. Il partito della Rifondazione Comunista denuncia “lo smantellamento costante della Sanità Territoriale perpetrato per decenni” accusando governi sia di centrodestra che di centrosinistra. Il comunicato così continua: “…tagliare e smantellare interi ospedali nella provincia e nella regione, non ha fatto altro che aumentare i disagi dei cittadini e allungare le liste di attesa, oggi gravate ancora di più dalla sospensione o riduzione delle prestazioni per effetto del contenimento della pandemia“. Rifondazione Comunista auspica un cambiamento che “coinvolga e si concentri sulla Medicina Territoriale e sulla Medicina Preventiva, non più solo sul grande ospedale con un territorio troppo vasto, perché è la capillarità dei servizi sul territorio che evita di allungare le liste d’attesa nonché l’intasamento del Pronto Soccorso del grande ospedale“.
La proposta è quella di recuperare gli ospedali dismessi a cominciare dal potenziamento del PTA “F. Jaia” con l’istituzione di un Pronto Soccorso attivo 24 ore su 24, l’apertura di Poliambulatori e Servizio di Radiologia per 12 ore e l’istituzione della Casa della salute.
A livello nazionale, invece, si chiede un piano straordinario di assunzioni di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, l’abolizione del numero chiuso nella facoltà di Medicina e Chirurgia e Infermieristica, la stabilizzazione dei precari. Perché “è giusto fronteggiare la pandemia in maniera responsabile e con gli strumenti adatti“. E si aggiunge: “….le altre malattie non vanno in quarantena“.