Non ci sono soldi in bilancio per le associazioni organizzatrici di eventi
Conversano – Si fa sempre più intenso il dibattito sugli eventi estivi dopo che la nuova amministrazione comunale ha fatto sapere che nel bilancio di previsione 2018, approvato dalla commissaria prefettizia, nulla è stato previsto per le associazioni organizzatrici di eventi. Ma questa era una notizia già nota da tempo alle stesse associazioni che avevano partecipato al bando con le proprie proposte. E così è saltata la manifestazione di rievocazione storica “Le notti della contea“. Con un video il presidente dell’associazione Sensazioni del sud, Gabriele Corianò, ha annunciato di non poter organizzare la manifestazione 2018 per mancanza di fondi pubblici (4mila euro a fronte di 6mila euro già reperiti da privati). Mentre Piero Murro, organizzatore dell’evento “Tavolata a Corte” ha fatto sapere di aver annullato l’evento data la disposizione dell’amministrazione di non consentire più street food nel perimetro del Castello.
E si ripropone il tema della sostenibilità degli eventi. E’ possibile che manifestazioni ed eventi estivi possano continuare a tenersi in piedi solo grazie ai contributi pubblici? Sarà il tema del prossimo futuro sul quale dovranno interrogarsi, oltre che gli amministratori pubblici, anche gli stessi organizzatori di eventi.
Intanto l’Amministrazione comunale fa sapere il proprio orientamento circa quegli eventi, da anni organizzati sotto le mura del Castello, che prevedono installazioni di gazebo con bracerie e ogni tipo di pietanza: “Giova sottolineare, inoltre, che per espressa valutazione politica dell’Amministrazione comunale in carica non sarà più possibile allestire stand di gastronomia e di preparazione e somministrazione dei cibi lungo l’intero perimetro del Castello, disdicendo tali installazioni con la vocazione artistica e culturale della Città. Ciò non toglie, però, che gli eventi che contengono gazebo e bancarelle “food” potranno regolarmente svolgersi qualora ottemperino alle indicazioni fornite in tal senso, allocando tali stand nelle zone limitrofe al salotto cittadino”.
E promette di provvedere all’approvazione, quanto prima, di un regolamento: “Entro l’autunno, pertanto, il Comune si doterà di un regolamento di accesso alle manifestazioni culturali che prevederà dei riconoscimenti per chi si farà promotore di eventi, annunciando sin d’ora che uno degli elementi di valutazione premiale sarà la sostenibilità finanziaria prevalentemente autonoma da parte degli organizzatori“.
Quindi sarà questa che ci accingiamo a vivere, se pur già in stato avanzato, un’estate all’insegna dell’austerità e basata sulle scarsissime risorse finanziarie trovate nelle pieghe del bilancio di previsione. Ci saranno dei concertini e sembreranno lontani i tempi degli investimenti con più zeri destinati ad eventi non sempre apprezzati da tutti. Si cambia pagina. Una pagina che andrà riscritta con una visione capace di fare degli eventi estivi solo una piccola parte della proposta culturale di una amministrazione comunale. Sicuramente saranno fatte scelte sulla sostenibilità finanziaria degli stessi eventi e sulla coerenza con una visione di sviluppo culturale, sociale ed economico.
In molti comuni patrocini e adesioni arrivano con la disponibilità di usufruire gratuitamente di suolo pubblico, energia elettrica, servizio di sicurezza e quant’altro non influisca sulle casse comunali. Anzi, alla fine della manifestazione ogni associazione si disobbliga con il Comune donando una panchina, una pianta, ecc. E poi non è detto che devono fare tutto le associazioni. C’è un assessorato apposta e la regione che finanzia anch’essa.
Abbiamo provato ad autosostenerci ma più di quello che abbiamo raccolto (6000€) nn siamo riusciti a fare . Se poi l’amministrazione intende salvaguardare solo ed esclusivamente gli eventi che si autosostengono ( ti autosostieni con l’allestimento di stand x esempio o grazie a santi in paradiso x esempio in “regione” o altri enti) noi saremo destinati a scomparire del tutto e come noi anche altre manifestazioni . Noi abbiamo fatto la scelta da subito di nn allestire stand perché la nostra rievocazione storica intende promuovere cose diverse dallo Street food, ma mi domando , dobbiamo rassegnarci a nn ricevere mai più un aiuto dall’amministrazione ? Ovviamente se parliamo di manifestazioni commerciali che riempiono le tasche degli organizzatori, sarei anche d’accordo , ma pensare di nn sostenere più nessuna manifestazione che nn riesce a gestirsi al 100% o anche solo al 50 % mi sembra un’eresia. Far scomparire realta’ culturali per favorire qelle puramente commerciali . Ma effettivamente quella che conta ormai è la volontà politica.
Noi continueremo a portare avanti la nostra passione e se l’amministrazione nn intenderà sostenerci lasceremo perdere l’evento finale che per noi è solo la punta dell’iceberg. Noi lavoriamo e studiamo tutto l’anno. Vorrà dire che porteremo fuori da Conversano tutto quello che impariamo e costruiamo. W la rievocazione storica!
Ricordate la cultura va sostenuta, non solo moralmente !
Sicuramente nei prossimi bilanci.si troveranno risorse per sostenere gli eventi culturali. Io credo che il vostro progetto sia molto interessante e i commercianti dovrebbero crederci di più anche con un piccolo contributo da parte loro. Contributo che rientrerebbe moltiplicato vista l assenza di stand che sottraggono clienti ai commercianti stanziali