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A Pasquale Loiacono chiedo impegni precisi per la sicurezza dei cittadini e la cura degli ultimi
Un episodio di auto incendiata dolosamente negli anni scorsi

A Pasquale Loiacono chiedo impegni precisi per la sicurezza dei cittadini e la cura degli ultimi

Per le nostre strade non si spara da tempo. Ed è una buona notizia. Abbiamo passato gli ultimi anni tra una sparatoria e una rissa, tra un inseguimento e una bomba, tra un’esplosione e un incendio doloso. E abbiamo anche assistito ad un “assalto incendiario” all’interno della zona produttiva annonaria e artigianale. Per non parlare delle decine e decine di auto diventate cumuli di lamiere dopo il puntuale incendio prodotto. A tutto questo abbiamo assistito compresi i silenzi di parte delle istituzioni a dir poco timorose di prendere posizioni nette e chiare capaci di rassicurare la comunità.
La speranza di tutti è che questi episodi non si ripetano. E che non abbia mai più a ripetersi quello strano comportamento dell’istituzione comunale che di fronte a quegli episodi fu costretta dalle opposizioni a battere un colpo senza sentire l’esigenza di reagire in autonomia.
Nessuna contiguità tra una pubblica amministrazione e la malavita organizzata dovrà mai più esserci, né vera e né supposta.
Siamo in campagna elettorale e penso sia il momento degli impegni solenni. Non quelli che sempre più somigliano a bufale conclamate simili a promesse da marinaio. Ma presa in carico di responsabilità precise. Mi rivolgo, senza ipocrisia e senza rivolgermi a tutti i candidati sindaci, a Pasquale Loiacono, il candidato sindaco che sto sostenendo. A lui chiedo parole chiarissime su alcuni punti fermi che hanno a che fare con atteggiamenti simili a quelli criminogeni:
1) dica con chiarezza che la pubblica amministrazione in qualsiasi momento e per qualsiasi degli episodi prima citati, sarà dalla parte della legalità e della trasparenza, compresa e soprattutto quella amministrativa;
2) dica di impegnarsi ad allontanare i troppi sacerdoti dal tempio (la casa comunale) che negli ultimi anni hanno sostato fin troppe volte nelle stanze del Municipio, a volte avendo una capacità e facoltà di accesso nelle stanze del potere altrimenti negato a tanti cittadini normali;
3) dica con chiarezza che il Comune di Conversano si costituirà parte civile ogni volta che la norma lo consentirà e ogni volta che dovessero verificarsi ulteriori episodi criminogeni contro i cittadini, le categorie e il patrimonio pubblico;
4) dica con chiarezza che segnalerà con immediatezza alle forze dell’ordine i luoghi dello spaccio. Quei luoghi all’interno della città, a cominciare dal centro storico, che in tanti conoscono e che, per la stranezza tipica tutta italiota, nessuno presidia;
5) dica di voler creare con gli esercenti, imprenditori, commercianti e associazioni contro le mafie un osservatorio permanente dei fenomeni criminogeni in simbiosi con le forze dell’ordine per operare con azioni di prevenzione;
6) dica di voler dare seguito a tutte le segnalazioni che giungono dalle telecamere apposte in città (quelle funzionanti) al fine del rispetto del patrimonio pubblico e della sua cura;
7) dica, infine, con estrema chiarezza di voler essere concretamente vicino a coloro che dopo aver scontato una pena in carcere si riaffacciano alla vita e a volte si aspettano semplicemente cura e attenzione.

E soprattutto indichi alla comunità che la città di Conversano non sarà mai simile ad uno stato di Polizia perchè metterà in atto quelle politiche pubbliche capaci di prevenire i fenomeni, di dialogare con chi si rende protagonista di taluni episodi e di stare accanto socialmente agli ultimi. Che molte volte sono anche coloro che trovano spazio in ambienti dediti a delinquere.
Le iniziative sulla domanda e offerta di lavoro, le politiche urbanistiche per la salvaguardia del territorio e per ricucire la nostra città con le periferie, l’assistenza psicologica a coloro che sono affetti da ludopatia, l’accompagnamento del percorso per chi è dedito ad assunzione di stupefacenti e alcol, l’stituzione di un numero verde per ci cittadini che vogliono denunciare episodi criminogeni, accompagnamento per le vittime dell’usura.
I cittadini vogliono sentirsi sicuri. Un’amministrazione diversa e determinata, non deve far altro che tenere fermo il punto della scelta di campo e non abbandonare tutti quei cittadini che si trovano a volte in condizioni psicologiche tali da fare scelte inopinate e sbagliate.
Questo chiedo a Pasquale Loiacono. Su questi temi si fa la differenza tra una città insicura che trasmette sfiducia e insicurezza ai cittadini e un’altra che è solidale, che si fa carico dei problemi  dando risposte decise e non sempre solo repressive.

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